domenica 30 gennaio 2011

Meditazione tra gli ulivi



In Pillole di fede - Mezzoeuro, settimanale d'informazione regionale, del 29 gennaio 2011, numero 4 - anno 2011 - Una chiesetta alla periferia di Castrovillari, un tempo non lontano circondata da un uliveto. di cui ora non v'è rimasta che una piccola traccia, custodita personalemente da lei, nipote del fondatore

Rosalia Vigna, pedagogista, rappresentante del settore servizi dele associazioni femminili alla Regione Calabria.

«Una stradina polverosa simile ad una mulattiera. Un grigio muro in calcina, che per noi, allora bambini, sembrava invalicabile. Poi all’improvviso tra gli ulivi, una chiesetta piccola, piccola ». Queste sono le parole di Cosimo Vigna, già giornalista di un noto quotidiano del Sud, che scriveva negli anni 50, attorno ad un’edicola votiva, titolata ai Santi Medici, Cosma e Damiano (oggi chiesa con rito bizantino-greco).
Ne descriveva un paesaggio ornato di vegetazione come solo alcuni paesaggi del Sud sanno essere in alcuni romanzi epocali. Ora degli ulivi attorno non v’è traccia, solo due ne sono rimasti ai lati di quel muro in calcina, ed un’intera contrada è sorta attorno e con lo stesso nome.
Rosalia Vigna, pedagogista, che oggi si preoccupa di tenere viva la devozione verso questo suggestivo luogo che si trova alla periferia di Castrovillari.
In occasione dei 75 anni della Chiesetta (fondata nel 1935 da Antonio Vigna, il nonno) per parlarci di come è importante oggi più che mai mantenere la fede viva attorno ai luoghi di devozione che parlano non solo di sacristie e cerimoniali, ma di gente che, come questa indigena, Arberesche, che in tempi ormai trascorsi ha creduto possibile convivere con la fede già esistente, quella cattolica. Fondendo in essa i loro stessi riti, col rispetto di chi ,ospite in casa di altri, porta un pò di se.

Ci parli di questo luogo che ormai dal 1935 da chiesa di campagna è diventato luogo d’incontro della gente del quartiere …

La devozione a questo luogo fu da subito forte e voluta dalla gente che vi abitava e ottenne l’approvazione della chiesa cattolica. Man mano è divenuta un riferimento nella preghiera e ne è sorto un grande quartiere attorno che ne porta il nome e subito dopo una scuola primaria che ospita, oggi ,molte iniziative che sono legate al culto, organizzando concorsi di disegno e di poesia che raccontano, in modo diverso, di questi due Santi e con in premio una borsa di studio. Vi è anche l’ “Associazione Culturale Ss, Medici” che ogni anno organizza vari appuntamenti culturali di grande richiamo ed impatto territoriale.

Dall’edicola votiva della Chiesetta dei santi Medici, Cosma e Damiano, costruita nel 1935 al movimento culturale e di partecipazione territoriale sorto nella direzione della comunione e la pace tre le religioni e nel rispetto della libertà di fede più che mai attuale alla luce degli avvenimenti che hanno sconvolto la libertà di fede negli ultimi tempi…

Purtroppo è vero e sono drammatiche le notizie al riguardo, le racconto un po’ di storia nei passaggi più importanti, che le faranno capire che la pace è il valore più importante da acquisire. Il 27 settembre 1986 avviene la consacrazione della Chiesetta che, da semplice cappella di famiglia, diventa luogo riconosciuto di culto. Con il concordato tra i Vescovi di Cassano e di Lungro si ha l’approvazione di svolgere riti Greco- bizantini. Attorno ad essa si è formato un gruppo di devoti che hanno originato l’Associazione Culturale, che nello statuto prevede la promozione culturale e il mantenimento in vita di tradizioni popolari della Città di Castrovillari e delle altre culture. Nel 1990 Ercole Lupinacci, vescovo dell’Eparchia di Lungro, avviò il novenario con la celebrazione della “Paraklisis” e un gruppo di italo-albanesi, costituitosi in comitato, chiese l’autorizzazione a celebrare secondo la liturgia di San Giovanni Crisostomo. Da quest’avvenimento che, nel tempo ha determinato grande partecipazione popolare, è sorta la parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli, di modo da esaudire il desiderio del santo padre di unire le due realtà cristiane.

Presidente donna di un’associazione Centro italiano femminile, di donne cattoliche che si occupano di valorizzare i talenti femminili. Possiamo affermare, che lei è un esempio di donna positiva, in un clima come quello, ormai, che vede l’immagine femminile come un oggetto da usare e manipolare a piacimento?

Grazie, ma credo che ad ogni donna spetta un ruolo difficile e oggi nel clima che prima descriveva più che mai, tanto da sembrare eccezionale ciò che normalmente ad ogni persona spetta di testimoniare di se, nel modo più corretto e più giusto. Noi, in quest’ associazione, non facciamo nulla di straordinario o forse appunto per queste situazioni che siamo costrette a vedere e sentire, forse l’ordinario diventa straordinario. Ci sono tante donne che a fatica ed onestamente mandano avanti la famiglia, a volte da sole, perché vedove o con difficoltà economiche. E a queste donne che noi pensiamo ed è a queste donne che abbiamo voluto dare, in occasione del premio annuale, Alda Miceli (fondatrice dell’associazione) il giusto riconoscimento, premiandole. Perché il mondo variegato delle donne non è fatto delle tante veline che affollano le notizie degli ultimi tempi, ma di donne che affrontano la vita in modo serio e stando attente a non scivolare in queste, le definirei insane situazioni, nonostante le difficoltà sociali ed economiche che ci stringono.

Da poco è stata nominata rappresentante del Settore Servizi delle associazioni femminili alla regione Calabria ed iscritte a Progetto Donna. Di cosa si occuperà?

Questo settore si occupa di distribuire i fondi europei nei vari progetti che sono presentati per l’ambito che riguarda i servizi alle donne. Nel tempo ho acquisito molta esperienza in questo settore, lavorando nelle progettazioni delle Pari Opportunità dell’amministrazione di Castrovillari. Il mio compito è continuare a fare questo con 104 associazioni femminili che saranno aiutate a muoversi in ambiti complicati perché inseriti in circuiti europei, perché i finanziamenti arrivano, ma poi le norme con cui procedere ad ottenerli non sono sempre


chiare a tutti.